Rendez-vous 2025
Dal 2 al 6 aprile torna in Italia Rendez-vous, il festival dedicato al cinema francese.
La manifestazione, alla sua XV edizione, apre i battenti, come ogni anno, a Roma, al Cinema Nuovo Sacher, dove sono accolti film e ospiti della rassegna. Il viaggio, partito dalla Capitale, fa poi tappa, con sezioni speciali e ospiti, a: Bologna, Firenze, Milano, Napoli, Torino e Palermo.
Ad aprire la XV edizione di Rendez-Vous, Valeria Bruni Tedeschi: il 2 aprile l’attrice presenta, al fianco della regista Carine Tardieu, L’attachement. Un giovane padre rimasto da solo cerca di trovare la forza di amare. Una bibliotecaria femminista, single per scelta, che ha deciso di non diventare madre. Un bimbo di sei anni che cerca un posto in una nuova famiglia… Presentato nel Concorso di Orizzonti a Venezia 81, il quinto titolo della regista francese è una storia delicata e commovente sull’elaborazione del dolore e sulla imprevedibile forma che possono prendere i nostri affetti. Con una scrittura limpida e delicata, la storia attraversa il tumulto emotivo dei suoi personaggi per disegnare la ricostruzione affettiva che nasce dopo un lutto. Ma non solo. L’attachement è un film che celebra le famiglie per scelta, la forza inarrestabile dell’affetto, e indaga in modo nuovo il tema del femminismo, attraverso il personaggio interpretato da Valeria Bruni Tedeschi che, insieme agli interpreti: Pio Marmaï, Vimala Pons e Raphaël Quenard, dà vita a una sinfonia di dialoghi improntati sul pudore, l’ironia e la fragilità.
François Ozon torna al Festival Rendez-Vous per presentare in anteprima italiana, il 3 aprile, Sotto le foglie – Quand vient l’automne. Questa volta al centro della scena ci sono le stagioni della vita. Cosa resta quando viene l’autunno? Quando figli e nipoti sono ormai cresciuti, restano l’amicizia, i desideri, i rimpianti, i segreti e tutte quelle sfumature che legano le due protagoniste, interpretate magistralmente da Hélène Vincent e Josiane Balasko: apparentemente normalissime, eppure ricche di ombre e misteri, abilmente nascosti sotto le foglie. Ozon coglie costantemente il pubblico in contropiede. Nulla è lasciato allo stereotipo della terza età in questo racconto morale dove ogni cosa è messa in discussione: la frontiera tra bene e male, verità e menzogna, si sposta continuamente, come si intravede un nucleo di violenza sottesa che è nascosto nei rapporti d’amore e familiare.
Le proiezioni sono in versione originale con sottotitoli in italiano. Programma completo su Institutfrancais.it.
Ultimo aggiornamento 25/03/2025