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Cultura e spettacolo Mostre

Louise Bourgeois. L’inconscio della memoria

Dal 21 giugno al 15 settembre 2024
L’arte contemporanea torna alla Galleria Borghese in una nuova conversazione tra passato e presente con la prima mostra a Roma di una delle artiste più influenti del secolo scorso
Louise Bourgeois. L’inconscio della memoria

Dal 21 giugno al 15 settembre 2024, l’arte contemporanea torna alla Galleria Borghese in una nuova conversazione tra passato e presente con Louise Bourgeois. L’inconscio della memoria, la prima mostra a Roma di una delle artiste più influenti del secolo scorso. Questa mostra storica esplora il profondo contributo della Bourgeois alla scultura, ponendo le sue opere in dialogo con la collezione storica e l’architettura unica della Galleria Borghese. La selezione di oltre 20 opere scultoree ruota attorno ai temi della metamorfosi, della memoria e dell’espressione di stati emotivi e psicologici. In questa occasione il rapporto tra arte antica e contemporanea diventa il fulcro di un dialogo ideale tra maestri di epoche e provenienze diverse, incoraggiando nuovi possibili modi di interpretare la storia dell’arte e il museo stesso.

La mostra romana, realizzata in collaborazione con The Easton Foundation e l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, conferma l’importanza del rapporto tra arte antica e contemporanea, attualizzando ciò che la Galleria Borghese incarnava per il cardinale Scipione Borghese: uno scrigno di tesori personali e un luogo per custodire un’eredità da rinnovare costantemente. Scelte con cura, le circa 20 opere scultoree dell’artista franco-canadese presentate al pubblico dialogano con l’architettura unica della Galleria. I temi della metamorfosi, della memoria e dell’espressione di stati emotivi e psicologici su cui sono incentrate si ritrovano in molti Maestri di epoche e provenienze diverse presenti in collezione: la lente contemporanea di Louise Bourgeois offre però nuove prospettive sull’esperienza umana, grazie anche alla straordinaria diversità delle forme e dei materiali impiegati (lattice, gesso, cera, tessuti) che permettono all’artista di esprimere una gamma di stati emotivi. L’incontro della scultrice con la collezione Borghese era iniziato già dalla fine degli anni Trenta, con gli studi di storia dell’arte al Louvre, per poi approfondirsi con i soggiorni a Pietrasanta, Carrara e in altre città tra il 1967 e il 1972: le sale, i Giardini segreti e il padiglione dell’Uccelliera che compongono il percorso espositivo sono tutti luoghi che Louise Bourgeois aveva esplorato con ammirazione durante la sua prima visita a Roma nel 1967.

In occasione della mostra, l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici ospita, negli appartamenti storici del Cardinale Ferdinando de’ Medici, l’istallazione No Exit.

Ultimo aggiornamento 03/06/2024

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