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Estero Lavorare all'estero

Vivere e lavorare in Belgio


Opportunità lavorative a tutti i livelli e in tutti i settori sono tra i principali motivi di attrazione del Paese
Vivere e lavorare in Belgio

Il Belgio è uno stato federale monarchico con 11 milioni e mezzo di abitanti (di cui 4,6 milioni facenti parte della regione francofona Wallonia-Bruxelles). È stato, insieme al Benelux, all’Italia e alla Francia, uno dei fondatori dell’UE, e infatti nella capitale Bruxelles hanno sede la maggior parte delle istituzioni europee. La città è nel cuore dell’Europa, a 2 ore di distanza da Parigi, Londra, Amsterdam e Colonia.
In Belgio si parlano tre lingue ufficiali: il nederlandese, il francese e il tedesco. Il Paese è popolato da tre diverse comunità: fiamminga, francofona e germanofona. Le tre comunità sono competenti su temi riguardanti la persona: cultura, istruzione, benessere, salute, sport, lingue.

È poi suddiviso in tre regioni: Fiandre, Vallonia (o Wallonia), Bruxelles Capitale. Le tre regioni sono competenti per questioni riguardanti il territorio: ambiente e energia rinnovabile, pianificazione territoriale, abitazioni, mobilità, infrastrutture, economia, lavoro, agricoltura e pesca, politica comunale, commercio con l’estero.

Informazioni pratiche

Per studiare e lavorare in Belgio gli italiani – in quanto cittadini europei – non hanno obbligo di richiedere alcun visto o permesso. È però utile sapere che trascorso un periodo di tre mesi di permanenza nel Paese è necessario iscriversi all’anagrafe nazionale. Per richiedere l’iscrizione è sufficiente presentarsi negli uffici preposti con:

  • Documento d’identità valido
  • Tessera TEAM (tessera sanitaria/codice fiscale) valida
  • disponibilità di un alloggio
  • risorse economiche sufficienti
  • Per gli studenti: prova di iscrizione ad un istituto riconosciuto.

Una volta effettuata la registrazione, gli uffici preposti si occuperanno di controllare l’effettiva residenza all’indirizzo dichiarato, controllare i documenti e le disponibilità economiche e quindi di assegnare al cittadino un numero di “registro nazionale” (corrispondente al nostro codice fiscale). In caso ci si trasferisca nel Paese per un periodo superiore ai 12 mesi, è necessario iscriversi all’AIRE (anagrafe degli italiani all’estero). Anche in questo caso è richiesto un documento d’identità valido, la documentazione comprovante la residenza nella circoscrizione consolare e la compilazione dei moduli dedicati.

Per quanto riguarda la copertura sanitaria, in Belgio ciascuno può scegliere liberamente a quale servizio iscriversi. Si pagherà quindi un contributo personale (il dentista è di solito incluso nel pacchetto base). In genere questi servizi offrono anche un’assicurazione supplementare soprattutto per le spese sanitarie più cospicue.

Lavorare in Belgio

Cercare lavoro in Belgio è sicuramente una scelta vincente perché il Paese è economicamente forte e offre opportunità lavorative varie e a tutti i livelli. I lavoratori italiani in Belgio sono circa 250.000, e quella italiana è la popolazione di stranieri più numerosa nel Paese insieme ai francesi.

Come per tutti i Paesi europei, anche qui i cittadini dell’Unione europea possono usufruire della libertà di circolazione di persone, anche per ragioni lavorative. Questo implica che il cittadino italiano ha diritto a essere trattato nello stesso modo in cui vengono trattati i cittadini belgi per quanto riguarda:

  • retribuzione
  • accesso alle cure mediche
  • accesso all’alloggio
  • opportunità lavorative.

Anche gli studenti possono lavorare, per un massimo di 475 ore l’anno (12 ore settimanali per un anno scolastico di 9 mesi), pagando dei contributi sociali a una tariffa ridotta: 2,71% dello stipendio lordo.

Chi cerca opportunità come lavoratore dipendente può rivolgersi:

Se invece il lavoratore intende lavorare in proprio è richiesta l’apertura di un’impresa con numero di BTW/TVA. Per informazioni in questo caso ci si può rivolgere alla Camera di Commercio.

Link utili

Ultimo aggiornamento 20/01/2023

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