Lavoro e impresa Lavoro nel settore pubblico
Lavorare nel settore pubblico
Introduzione e normativa di riferimento
L’articolo 97 della Costituzione sancisce che “I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modo che siano assicurati il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione. […] Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge.”
La normativa sul rapporto di pubblico impiego è oggetto del D. Lgs. 165/2001, dedicato alle Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche, redatto allo scopo di regolamentare l’organizzazione degli uffici e i rapporti di lavoro e di impiego alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche, tenuto conto delle autonomie locali e di quelle delle regioni e delle province autonome.
Occorre innanzitutto sottolineare cosa si intende per amministrazioni pubbliche, così come esplicitato dal decreto: “Per amministrazioni pubbliche si intendono tutte le amministrazioni dello Stato, ivi compresi gli istituti e scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative, le aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunità montane, e loro consorzi e associazioni, le istituzioni universitarie, gli Istituti autonomi case popolari, le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni, tutti gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali, le amministrazioni, le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale, l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (ARAN) e le Agenzie di cui al decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300.”
In merito alle caratteristiche contrattuali relative ai lavoratori in servizio presso la pubblica amministrazione, il D. Lgs. 165/2001 art.36: sottolinea che “Per le esigenze connesse con il proprio fabbisogno ordinario le pubbliche amministrazioni assumono esclusivamente con contratti di lavoro subordinato a tempo indeterminato seguendo le procedure di reclutamento previste dall’articolo 35, che così riporta “L’assunzione nelle amministrazioni pubbliche avviene con contratto individuale di lavoro: tramite procedure selettive, volte all’accertamento della professionalità richiesta, che garantiscano in misura adeguata l’accesso dall’esterno. […]”
Lo stesso articolo specifica che le Pubbliche Amministrazioni non possono avvalersi delle forme contrattuali di lavoro flessibile previste dal codice civile e dalle leggi sui rapporti di lavoro subordinato se non per esigenze stagionali o per periodi non superiori a tre mesi, fatte salve le sostituzioni per maternità relativamente alle autonomie territoriali.
Al comma 3 sono riportati i principi di reclutamento della P.A.: “Le procedure di reclutamento nelle pubbliche amministrazioni si conformano ai seguenti principi: a) adeguata pubblicità della selezione e modalità di svolgimento che garantiscano l’imparzialità e assicurino economicità e celerità di espletamento; b) adozione di meccanismi oggettivi e trasparenti, idonei a verificare il possesso dei requisiti attitudinali e professionali richiesti in relazione alla posizione da ricoprire; c) rispetto delle pari opportunità tra lavoratrici e lavoratori; d) decentramento delle procedure di reclutamento; e) composizione delle commissioni esclusivamente con esperti di provata competenza nelle materie di concorso, scelti tra funzionari delle amministrazioni, docenti ed estranei alle medesime, che non siano componenti dell’organo di direzione politica dell’amministrazione, che non ricoprano cariche politiche e che non siano rappresentanti sindacali o designati dalle confederazioni ed organizzazioni sindacali o dalle associazioni professionali.”
In merito alla durata delle graduatorie si esprime il comma 5-ter: “Le graduatorie dei concorsi per il reclutamento del personale presso le amministrazioni pubbliche rimangono vigenti per un termine di tre anni dalla data di pubblicazione.”
Tuttavia, sempre nel D. Lgs. 165/2001, art. 7 comma 6, si chiarisce che “Per esigenze cui non possono far fronte con personale in servizio, le amministrazioni pubbliche possono conferire incarichi individuali, con contratti di lavoro autonomo, di natura occasionale o coordinata e continuativa, ad esperti di particolare e comprovata specializzazione anche universitaria […].”
Il D. Lgs. 165/2001 è stato oggetto nel corso degli anni di successive modifiche, sulle quali da ultimo è intervenuto il D. Lgs. 150/2009, recante norme in “Attuazione della legge 4 marzo 2009, n.15, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni”. Il decreto ha introdotto una serie di novità in tema di disciplina del lavoro pubblico, all’insegna dei principi di trasparenza, incremento dell’efficienza, premialità e selettività.
Cittadini stranieri
L’articolo 38 del D. Lgs. 165/2001 stabilisce le norme per l’accesso ai posti di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni dei cittadini degli stati membri dell’unione europea. Esso infatti al comma 1 recita: “I cittadini degli Stati membri dell’Unione europea possono accedere ai posti di lavoro presso le amministrazioni pubbliche che non implicano esercizio diretto o indiretto di pubblici poteri, ovvero non attengono alla tutela dell’interesse nazionale.”
Con la legge 97/2013, articolo 7 (a testimonianza del corretto recepimento della direttiva 2004/38/CE relativa al diritto di circolazione e di soggiorno dei cittadini dell’Unione e dei loro familiari), si estende l’accesso ai posti di lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche ai familiari di cittadini dell’Unione europea, ai soggiornanti di lungo periodo, ai rifugiati e ai titolari dello status di protezione sussidiaria.
Eccezioni
Esistono delle eccezioni rispetto alle normative che regolano l’assunzione nelle amministrazioni pubbliche, ed esse riguardano il diritto al lavoro dei lavoratori disabili e appartenenti alle categorie protette (L.68/99) e le speciali elargizioni a favore di categorie di dipendenti pubblici e di cittadini vittime del dovere o di azioni terroristiche (L. 466/80).
Come specificato nel D. Lgs. 165/2001 art. 35 comma 2, infatti “Le assunzioni obbligatorie da parte delle amministrazioni pubbliche, aziende ed enti pubblici dei soggetti di cui alla legge 12 marzo 1999, n. 68, avvengono per chiamata numerica degli iscritti nelle liste di collocamento ai sensi della vigente normativa, previa verifica della compatibilità della invalidità con le mansioni da svolgere. Per il coniuge superstite e per i figli del personale delle Forze armate, delle Forze dell’ordine, del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e del personale della Polizia municipale deceduto nell’espletamento del servizio, nonché delle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata di cui alla legge 13 agosto 1980, n. 466, e successive modificazioni ed integrazioni, tali assunzioni avvengono per chiamata diretta nominativa.”
Il concorso pubblico
Come già sottolineato, l’assunzione negli enti pubblici (nei ruoli per i quali è previsto un contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato o a tempo determinato nei casi previsti dalla legge) avviene normalmente mediante concorso pubblico. Il canale ufficiale per la pubblicizzazione dei concorsi banditi dagli enti pubblici è la Gazzetta Ufficiale.
I concorsi, in linea generale, sono distinti in concorsi unici a livello nazionale ed a livello circoscrizionale o provinciale. I concorsi unici nazionali sono indetti con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, mentre tutti gli altri sono indetti con provvedimento del competente organo amministrativo dell’amministrazione o ente interessato, che ne informa la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della funzione pubblica.
Tipologie di concorso pubblico
I concorsi pubblici sono di diverso tipo:
- Concorso pubblico per esami: l’assunzione avviene dopo che i candidati hanno sostenuto e superato una o più prove (scritte, orali e talvolta basate su quesiti a risposta sintetica o test).
- Concorso pubblico per titoli: in questo caso le persone non devono partecipare ad alcuna prova di selezione, ma solo presentare i titoli elencati nel bando; in base ad essi viene poi elaborata una graduatoria che stabilisce l’ordine di assunzione. Per titoli, di solito, si intendono titoli di studio, accademici ed eventuali specializzazioni, esperienze lavorative maturate, pubblicazioni, ecc..
- Concorso pubblico per titoli ed esami: in questo caso nella selezione dei candidati sono adottati entrambi i criteri precedentemente illustrati. Quindi, nella compilazione delle graduatorie definitive, si terrà conto sia degli esiti degli esami sostenuti che dei titoli posseduti e della valutazione degli stessi.
Su richiesta di alcuni enti territoriali con carenza di organico, il reclutamento del personale nella Pubblica Amministrazione può avvenire anche con la procedura del corso-concorso. In questo caso l’organizzazione viene affidata ad organizzazioni esterne come il Formez o la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione, incaricate di reclutare personale attraverso due distinte fasi di selezione. La prima prevede di superare il concorso pubblico e di partecipare a un periodo di formazione. La seconda fase mira alla selezione al fine di individuare i soggetti che potranno effettivamente ricoprire i ruoli a bando.
Oltre alle diverse tipologie di concorso e alla procedura del corso-concorso sussistono anche le procedure dette di Avviamento a selezione (autonomamente o tramite i Centri per l’impiego per l’assunzione di personale in basse qualifiche) e Chiamata numerica (per l’assunzione per i lavoratori con difficili situazioni personali – p.e. invalidità – in qualifiche basse; è comunque prevista una verifica d’idoneità).
Struttura di un bando di concorso
All’interno dei bandi di concorso sono specificati il tipo e il numero dei posti messi a concorso, i requisiti richiesti per l’ammissione, la documentazione che deve essere allegata alla domanda, la data di scadenza per la presentazione delle domande, il luogo dove presentarle, le prove e le materie d’esame, nonché eventuali indicazioni specifiche per ciascuna Amministrazione.
Requisiti di partecipazione ai concorsi pubblici
Per poter accedere a un concorso pubblico occorre essere in possesso, alla data di scadenza del termine per la presentazione della domanda di ammissione, di alcuni requisiti generali, stabiliti dall’art. 2, del D.P.R. 487 del 9 maggio 1994:
- cittadinanza italiana o di un paese dell’Unione Europea;
- età non inferiore ai 18 anni;
- idoneità fisica a ricoprire l’impiego;
- non essere stati in passato destituiti o dispensati dall’impiego presso una pubblica amministrazione;
- non aver riportato condanne penali – o non aver procedimenti penali in corso – che impediscano la costituzione del rapporto d’impiego con la pubblica amministrazione;
- essere in regola con le leggi concernenti gli obblighi militari;
- godere dei diritti politici;
- possesso di accertate conoscenze dell’uso di apparecchiature e software informatici e di almeno una lingua straniera (salvo diverse disposizioni dell’ente).
A questi requisiti generali si affiancano requisiti specifici diversi di volta in volta ed attinenti il tipo di mansione per cui è indetto il concorso. I requisiti specifici possono riguardare i titoli di studio, le esperienze lavorative maturate, le pubblicazioni effettuate, etc.
Si segnala che il 7 giugno 2023 il D.P.R. 487 del 9 maggio 1994 ha subito alcune modifiche in conseguenza alla necessità imposta dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) di semplificazione e digitalizzazione delle procedure amministrative. Le modifiche riguardano principalmente: il limite massimo di 6 mesi per la conclusione della procedura concorsuale. La pubblicazione dei bandi avviene attraverso il Portale del reclutamento inPA e sul sito istituzionale dell’ente che bandisce il concorso. Particolare attenzione è riservata alla rappresentatività di genere, con l’obiettivo di eliminare qualunque forma di discriminazione. Previste tutele nei confronti delle donne in gravidanza o allattamento.
Novità del nuovo decreto-legge PA
Si segnala che nel decreto-legge 22 aprile 2023, n. 44 (in Gazzetta Ufficiale – Serie generale – n. 95 del 22 aprile 2023), coordinato con la legge di conversione 21 giugno 2023, n. 74, sono incluse delle «Disposizioni urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle amministrazioni pubbliche.» Tra queste, una novità riguarda in particolare i giovani del Servizio Civile: ad essi è infatti rivolta – a conclusione del servizio civile universale senza demerito – una riserva di posti pari al 15%, nei concorsi pubblici e per le assunzioni di personale non dirigenziale.
Link utili per approfondire
Ministero per la pubblica amministrazione
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
ClicLavoro – consigli utili su bandi e concorsi
Formez P.A. – centro servizi, assistenza, studi e formazione per l’ammodernamento delle P.A
Link utili per trovare bandi di concorsi pubblici in Italia
inPA – Portale Nazionale del reclutamento nato per velocizzare, semplificare e digitalizzare le procedure di reclutamento del personale nelle pubbliche amministrazioni
ClicLavoro – sezione notizie
Presidenza del Consiglio dei Ministri – concorsi
Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità – bandi e concorsi
Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale – opportunità
Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica – concorsi
Ministero della Cultura – sezione concorsi
Ministero della Difesa – concorsi online
Ministero dell’Economia e delle Finanze – concorsi
Ministero della Giustizia – concorsi
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – concorsi
Ministero dell’Interno – concorsi
Ministero dell’Università e della Ricerca – bandi di concorso
Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste – concorsi
Ministero della Salute – concorsi
Ministero delle Imprese e del Made in Italy – interpelli, avvisi di selezione e call esperti
Unar – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali – bandi e avvisi
Regione Lazio – bandi di concorso
Comune di Roma – dipartimento risorse umane
Link utili per trovare bandi di concorsi pubblici internazionali
EPSO – Ufficio Europeo di Selezione del Personale –> per saperne di più
Join IT – portale della Farnesina dedicato alle opportunità di lavoro per cittadini italiani presso Organizzazioni Internazionali
Eures – Servizi Europei per l’Impiego –> per saperne di più
FAO – Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura con sede a Roma – employment
Undesa – Dipartimento degli Affari Sociali ed Economici delle Nazioni Unite con sede a Roma – human resources
World Food Programme – Programma Alimentare Mondiale con sede a Roma – vacancies
Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche Europee – seguendo il tag #Europportunità
Ultimo aggiornamento 12/02/2024