Lavorare in Irlanda
L’Irlanda è uno dei Paesi europei con il più basso tasso di disoccupazione, che si attesta attorno al 5%. Un fattore che incoraggia certamente un’esperienza professionale nel paese, insieme a quello relativo al livello del salario medio, che è abbastanza alto (38,871 euro/anno), e alla presenza di un salario minimo per tutti i lavoratori (9,80 euro/ora anche per il settore alberghiero e ristorazione).
Altro dato interessante è quello che dice che nel 2019 il 20% delle imprese ha avuto difficoltà nell’assumere per carenza di lavoratori disponibili e di figure professionali adeguate ai bisogni aziendali. Soprattutto nei settori tecnologia, programmazione, ingegneria, lingue, vendite, ospitalità e food&beverage.
È importante notare come il contesto economico sia molto dinamico, anche perché Dublino e le altre città irlandesi ospitano gli headquarter delle principali multinazionali mondiali, da Google a Abbott, tra cui:
- 9 delle top companies mondiali nel settore ICT
- 8 delle top companies mondiali nel settore gaming
- 8 delle top companies mondiali nel settore farmaceutico
Infine bisogna tenere presente che il mercato del lavoro irlandese è in forte crescita e molto elastico (anche se non è immune da periodi di crisi ciclici, per i quali però c’è sempre una ripresa).
La ricerca del lavoro
Per la ricerca del lavoro una buona strategia è affidarsi alle molte recruitement agencies presenti sul territorio, che chiedono un compenso al lavoratore solo una volta trovato il lavoro adatto a lui. Altro metodo che funziona sempre è portare il cv porta a porta alle aziende più interessanti.
I siti consigliati per la ricerca del lavoro dall’Ambasciata d’Irlanda in Italia sono:
Burocrazia
In Irlanda il documento essenziale da possedere è il codice fiscale – Personal Public Service Number (PPSN) e Public Services Card (PSC) – che occorre sia per mettersi alla ricerca di lavoro, sia per accedere ai servizi sociali e ottenere una patente di guida.
Al di là di questo è utile sapere che non c’è bisogno di chiedere la residenza al comune per lavorare nel Paese (per i cittadini UE/SEE) e che non esiste una carta d’identità irlandese, ma è sempre bene avere un documento d’identità. Infine la tessera sanitaria: è emessa in base al reddito. Ma quella europea (TEAM – Tessera europea assicurazione malattia) può sempre essere utilizzata per i servizi di emergenza.
La ricerca dell’alloggio
Per quanto riguarda la ricerca di alloggio, è opportuno notare che può presentare diverse difficoltà: questo perché dal 2008 al 2011 il governo ha bloccato la costruzione di nuove case, quindi ora l’offerta è inferiore rispetto alla domanda. Ma anche perché in Irlanda non ci sono palazzi di appartamenti, ma per lo più case. In periferia comunque è più facile trovare, ma bisogna sempre considerare la difficoltà di spostamento (non c’è metropolitana) e i costi del trasporto pubblico. Ma se ci si sposta da Dublino sicuramente la situazione cambia.
Si può optare anche per l’home stay (vivendo nelle case delle famiglie irlandesi).
Siti utili:
Ultimo aggiornamento 20/01/2023