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Lavoro e impresa Professioni

Le professioni della blue economy


L'economia del mare rappresenta una grande risorsa economica e anche un'importante opportunità professionale: come formarsi
Le professioni della blue economy

Il sistema dell’economia del mare rappresenta una grande risorsa economica sancita dalla Commissione europea con la pubblicazione di “The EU Blue Economy Report 2020”. Nell’ottica del New Green Deal, appare strategico il sostegno alla Blue Growth e alla Blue Economy. Le Nazioni Unite hanno proclamato il decennio 2021-2030 “a Decade of Ocean Science for Sustainable Development”. In Italia si parla di valorizzazione del Cluster Nazionale – Blue Italian Growth anche in termini di crescita del capitale umano e skills. Particolare importanza riveste il ruolo dell’Italia (come confermato dal XII Rapporto Nazionale sull’Economia del Mare 2024) e della Regione Lazio e, tra le province leader, quella di Roma con un elevato numero di imprese.

Sono circa 228 mila le imprese che operano nell’economia del mare, dando lavoro a quasi 914 mila persone. In crescita anche la componente imprenditoriale, in particolare giovanile. Il territorio di Roma presenta oltre 30mila imprese della Blue Economy, soprattutto in ambito turistico.

La filiera dell’economia del mare comprende la movimentazione merci e passeggeri, la filiera ittica, l’industria delle estrazioni marine, attività sportive e ricreative, la cantieristica, i servizi di alloggio e ristorazione, il settore della ricerca, regolamentazione e tutela ambientale.

Tra i settori consolidati troviamo: trasporti marittimi e turismo costiero, attività portuali e costruzione navale, energia marina rinnovabile, sfruttamento delle risorse marine viventi. Tra i settori emergenti: produzione di energia dagli oceani, bioeconomia blu e biotecnologie, infrastrutture marine. Per una disamina completa si veda Unioncamere.gov.itInformare.camcom.it.

Professioni del mare

La Blue Economy è un settore composto da diversi comparti e le professioni sono molto variegate. Oltre al personale che svolge un lavoro strettamente marittimo, esistono moltissime altre figure professionali.

Personale marittimo
Comprende:

  • La gente di mare:
    personale di stato maggiore e di bassa forza addetto ai servizi di coperta, di macchina e in genere ai servizi tecnici di bordo;
    personale addetto ai servizi complementari di bordo;
    personale addetto al traffico locale e alla pesca costiera
  • Il personale addetto ai servizi dei porti:
    piloti;
    palombari in servizio locale;
    ormeggiatori;
    barcaioli
  • Il personale tecnico delle costruzioni navali:
    ingegneri navali;
    costruttori navali;
    maestri d’ascia e i calafati.

Sul Portale del lavoro marittimo è possibile iscriversi nelle matricole della gente di mare ed è consultabile l’elenco delle qualifiche. Per trovare la Capitaneria di Porto di interesse si veda Guardiacostiera.gov.it. Ufficio di collocamento di Civitavecchia della Gente di Mare.

Skipper
Figura professionale che ha il comando dell’imbarcazione da diporto, gestendo tutti gli aspetti della navigazione (entrata ed uscita da porti, navigazione d’altura, manovre di navigazione) e delle attività sull’imbarcazione, anche in funzione di prevenzione e gestione della situazione di emergenza. Con il Decreto 13 dicembre 2023, n. 227 è stata introdotta la figura dello skipper professionista.

Biologo marino
Biologo che applica le proprie competenze e conoscenze allo studio dell’ambiente marino. Figura di grande importanza ai fini della salvaguardia dell’ecosistema marino. Può lavorare presso enti di ricerca, società di consulenza ambientale, amministrazione pubblica, università, fondazioni ed imprese in ambito ecologico o svolgere attività di divulgazione scientifica.

Esperto di logistica sostenibile e trasporto intermodale
Nell’ambito della transizione ecologica e dei trasporti sostenibili, il settore marittimo riveste una grande importanza. L’esperto di logistica sostenibile e trasporto intermodale controlla e gestisce i flussi di merci, mezzi e persone in un’ottica di sostenibilità. Può lavorare nei terminal portuali, in agenzie marittime e aziende di servizi logistici e portuali.

Operatore di pescaturismo e ittiturismo
Imprenditore, anche associato in cooperativa, che svolge attività turistiche e ricreative attraverso l’imbarco di persone, non facenti parte dell’equipaggio, su navi da pesca. O che svolge attività di ospitalità, ricreative, didattiche, culturali e di servizi, finalizzate alla corretta fruizione degli ecosistemi acquatici e delle risorse della pesca e alla valorizzazione degli aspetti socio-culturali delle imprese ittiche attraverso l’utilizzo della propria abitazione o di struttura nella disponibilità dell’imprenditore stesso. Info su Gazzettaufficiale.it.

Ingegnere Navale
Figura chiave della cantieristica, può operare in molti altri ambiti interni al settore. Coniuga capacità tecniche e progettuali con competenze estetiche legate all’architettura ed al design navale.

Operatore tecnico subacqueo
L’Operatore Tecnico Subacqueo In-Shore è in grado di effettuare interventi in immersione, con la tecnica in “SCUBA” (Self Contained Underwater Breathing Apparatus – Apparato di respirazione subacqueo autonomo), fino ad una profondità di 30 metri, ed è in grado di effettuare interventi in immersione con la tecnica “SURFACE SUPPLIED” (Rifornimento dalla superficie), fino ad una profondità di 50 metri. Il profilo può operare nelle acque interne (In-Land) ed in acque costiere (InShore). Sulla base della normativa internazionale, per “In-Shore”, si intende il tratto di mare entro le 12 miglia dalla costa, con una profondità non superiore ai 50 metri.

Assistente bagnante
Assicura l’incolumità del bagnante in mare e/o in acque di balneazione, in caso di situazione di pericolo. Per ottenere l’abilitazione, deve superare un esame teorico-pratico e dimostrare il possesso di specifiche competenze.

Addetto ai controlli dimensionali
Figura professionale che, attraverso l’utilizzo di software e tecnologie, si occupa della misura e del controllo dimensionale dello scafo. Recentemente Fincantieri ha inaugurato il progetto “Maestri del Mare” con corsi per formare questa professionalità.

Formazione

Si può iniziare il percorso con la scuola secondaria superiore indirizzo tecnologico Trasporti e Logistica. Dopo un biennio comune esistono tre articolazioni: Conduzione del mezzo, Costruzione del mezzo, Logistica. A seconda dell’articolazione scelta ci sono cinque opzioni possibili. In ambito nautico abbiamo, per la Conduzione del mezzo, l’opzione Conduzione del mezzo navale (per il settore di coperta) e l’opzione Conduzione di apparati e impianti marittimi (per il settore di macchina). Per l’articolazione Costruzione del mezzo abbiamo l’opzione Costruzioni navali. Con queste due opzioni si ha un diploma tecnico funzionale ad ottenere rispettivamente (previa iscrizione nelle matricole della gente di mare e aver superato l’addestramento di base) la qualifica di Allievo ufficiale di coperta ed Allievo ufficiale di macchina.

Formazione professionale
Con un diploma di scuola secondaria superiore diverso dall’indirizzo Trasporti e Logistica e frequentando un modulo di allineamento di 500 ore presso centri di formazione autorizzati è possibile ottenere la qualifica di Allievo ufficiale di coperta ed Allievo ufficiale di macchina (previa iscrizione nelle matricole della gente di mare e aver superato l’addestramento di base). L’elenco degli enti di formazione e di addestramento del personale marittimo autorizzati dal Comando Generale delle Capitanerie di Porto è disponibile sul portale della Guardia Costiera.

Altri corsi possono essere pubblicati a bando nell’ambito della formazione professionale regionale. Mentre Costa Crociere offre corsi di formazione gratuiti, finalizzati all’assunzione a bordo.

Accademie militari e scuole militari
I corsi di formazione accademica e addestramento tecnico per gli ufficiali delle Forze armate in servizio permanente sono tenuti dalle Accademie militari. L’Accademia Navale di Livorno: è l’Istituto di formazione degli Ufficiali della Marina Militare. Un particolare percorso che consente di entrare a contatto diretto con il mondo militare è anche quello che passa attraverso la formazione nelle Scuole Militari delle Forze Armate, con la Scuola Navale Militare Francesco Morosini di Venezia.

ITS Academy
Nell’ambito degli ITS (Istituti Tecnici Superiori) è possibile ottenere una specializzazione post-diploma. Nel Lazio, nell’area tecnologica mobilità sostenibile, è stata istituita la Fondazione ITS G. Caboto – Scuola Superiore di Tecnologia per il Mare. La Scuola Superiore di Tecnologia per il Mare – ITS Fondazione “G. Caboto” offre un supporto efficace alla formazione dei giovani, allo sviluppo, al trasferimento tecnologico e alla crescita  culturale delle aziende. Agisce nell’area tecnologica della Mobilità Sostenibile delle persone e delle merci e nella produzione di mezzi di trasporto e/o relative infrastrutture, con particolare riferimento al trasporto marittimo ed agli ambiti definiti nella Piattaforma Tecnologica Marittima Nazionale. Il tutto passa attraverso la proposta di percorsi formativi con caratteristiche ed obiettivi diversi:

Università
Corsi universitari afferenti alla Blue Economy si possono trovare tra le classi di laurea ingegneristiche, scientifiche, economiche.
L’Università di Roma Tre ha istituito Il Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica ad accesso libero, con un curriculum in Tecnologie per il Mare ed appartiene alla classe L-9 delle Lauree in Ingegneria Industriale. Il curriculum Tecnologie per il Mare offre una preparazione ingegneristica multidisciplinare tipica dei corsi di Marine e Ocean Engineering largamente diffusi all’estero, finalizzata alla soluzione delle problematiche ingegneristiche in ambiente marino, seppure escludendo dagli obiettivi la progettazione e costruzione di imbarcazioni e mezzi navali.

Sempre Roma Tre eroga il Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria costiera e marina sostenibile finalizzato a formare professionisti in grado di garantire la tutela e lo sviluppo sostenibile dell’ambiente costiero e marino (protezione dei litorali e delle acque interne, controllo dell’inquinamento, tutela della qualità delle acque, etc.).

Esistono poi la classe di Laurea in Scienze e Tecnologie della Navigazione (LM-72) con un corso magistrale dell’Università degli Studi di NAPOLI “Parthenope” e dell’Università di Studi di Messina. Si segnala infine la classe di laurea in Ingegneria Navale (LM-34) con corsi magistrali delle Università degli Studi di Genova, Università degli Studi di Napoli “Federico II”,  Università degli Studi di Trieste. Tutte le informazioni sono reperibili su Universitaly.it.

Ultimo aggiornamento 17/09/2024

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