Museo Ninfeo
La residenza privata degli imperatori, la vita dei principi di Roma, gli animali, le piante, i commerci, gli usi e i costumi della antica capitale: gli Horti Lamiani, luogo mitico della storia romana, rivivono nel Museo Ninfeo.
Realizzato congiuntamente dalla Soprintendenza Speciale di Roma e da Enpam, il nuovo Museo nasce proprio sul luogo del ritrovamento di un eccezionale contesto archeologico, venuto alla luce nell’area di Piazza Vittorio all’Esquilino, durante i lavori per la costruzione della sede dell’Ente.
Oltre dieci anni di lavoro, lo scavo di 30.000 metri cubi di stratificazione archeologica, 100.000 frammenti di ceramica rinvenuti, 42.000 di marmo, 90.000 di affreschi; un team di 35 archeologi, 8 restauratori, ingegneri, architetti, grafici che ha lavorato per restituire alla città una parte del suo passato in un’area museale di oltre 1000 metri quadrati.
Lo spazio che si apre agli occhi del visitatore era occupato in età romana da un settore degli Horti Lamiani, una sontuosa residenza privata di età romana circondata da giardini lussureggianti. All’interno degli Horti, secondo un modello ispirato ai palazzi reali dell’oriente ellenistico, si alternavano edifici decorati da marmi pregiati e statue a spazi verdi, tempietti, giardini, piazze e boschetti. Il lusso e la ricercatezza nella decorazioni conferiva a questi spazi un aspetto di magnificenza e sacralità, dove la presenza di animali selvatici e piante esotiche completava un paesaggio da sogno.
Il percorso di visita del museo si snoda intorno ai resti di una grande piazza con un ninfeo, e mostra le decorazioni che la adornavano, gli oggetti che qui erano usati, le piante e gli animali che abbellivano i giardini.
Ultimo aggiornamento 09/10/2023