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Cultura e spettacolo Mostre

MACRO 2024

Dal 09 febbraio 2024 al 16 febbraio 2025
Un'intensa stagione espositiva, ricca di extra e appuntamenti quotidiani, per il museo dell'immaginazione preventiva
MACRO 2024

New entry nel programma autunnale del MACRO:

Allan KaprowYard | dal 5 settembre al 16 febbraio 2025
Yard è un’opera realizzata originariamente nel 1961 in occasione della collettiva Environments, Situations, Spaces presso la Martha Jackson Gallery di New York. Nel cortile della galleria Kaprow dispose in modo casuale centinaia di pneumatici usati dai quali emergevano cinque cumuli di carta catramata che coprivano delle sculture della collezione di Martha Jackson. I visitatori erano incoraggiati a camminare sugli pneumatici e a lanciarli liberamente. Yard è concepita come un’opera in trasformazione, una partitura concettuale da riallestire in diversi spazi adattandosi ogni volta alle peculiarità del luogo. In occasione della sua prima presentazione a Roma, Yard è installata nel cortile del MACRO in un ideale richiamo a quello della galleria newyorchese. Yard è ancora oggi il manifesto di un’arte capace di fondersi con gli spazi esistenti e i contesti sociali in cui è situata, criticando l’idea del potere individuale dell’artista a favore della collettività, e negando l’idea che l’opera debba necessariamente aspirare a una condizione definitiva.

Dal 4 ottobre al 16 febbraio 2025 il museo accoglie Post Scriptum. Un museo dimenticato a memoria, la mostra a cura di Luca Lo Pinto – che conclude con essa la programmazione del MACRO sotto la propria direzione artistica – che prende in prestito l’espressione “Dimenticare a memoria”, coniata alla fine degli anni Sessanta da Vincenzo Agnetti (1926-1981), per suggerire l’approccio agli esiti di un progetto che in cinque anni ha portato l’istituzione museale a interrogarsi sulla propria identità, le proprie modalità di produzione e relazione con gli artisti e il pubblico. Il museo si riflette in una mostra, diffusa in tutta la sua architettura, in una superficie di oltre 10.000 metri quadri. Le opere sono quelle di oltre 30 artisti italiani e internazionali, tra cui quelle prodotte per l’occasione di Tolia Astakhishvili (con Thea Djordjadze, Heike Gallmeier, Dylan Peirce), Maurizio Altieri, Beatrice Bonino, Francesca Cefis, Pippa Garner, Lenard Giller, Felix Gonzalez-Torres, Thomas Hutton, KUKII (aka Lafawndah), Rosemary Mayer, Charlemagne Palestine, Lorenzo Silvestri, Gillian Wearing.

Ultimo aggiornamento 31/10/2024

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